La testimonianza di Isabella Basiglio per il Corso Assistente Veterinario

La testimonianza di Isabella Basiglio per il Corso Assistente Veterinario

Isabella Basiglio

Isabella Basiglio

Ho 50 anni e lavoro. Fare questo corso mi serve per completarmi su qualcosa che avevo sempre sognato di fare: il veterinario.

Il pallino (se così si può chiamare) per gli animali l'ho sempre avuto. Da piccola portavo ogni sorta di animale o insetto a casa con la classica frase del "Mi ha seguito, posso tenerlo?" e mia nonna (con la quale stavo molto tempo) sorrideva e poi ridava la libertà alla lucertolina o alla cavalletta di turno quando non vedevo. Avevo una tartaruga terrestre, l'unico animale che potevo tenere in appartamento, e i canarini della nonna ai quali ogni tanto volevo dare libertà, ma quelli rientravano da soli nella gabbia.

Un po' più cresciuta andai ad abitare in campagna e finalmente potei avere il tanto sospirato cane, al quale si unirono una ventina di gatti. Svolgevo dei lavoretti per comprargli il cibo e spesso glielo preparavo io.

Avevo addirittura un'agnellina trovata appena nata in pieno dicembre. La portai a casa e davanti al camino la ripulii. Avevo del latte pastorizzato in casa e come prima poppata le dovetti dare quello. Mi seguiva ovunque tanto che mi avevano soprannominato Heidy.

Ogni cane salvato era per me motivo di gioia. Una volta allevai un cucciolo appena nato e non avendo un biberon escogitai il sistema di farlo mangiare: usavo un piattino basso in cui avevo messo il latte tiepido, i sali minerali e un uovo intero alla coque. Gli appoggiavo il musino fino a fargli bagnare la parte inferiore del muso e appena il piccolo faceva uscire la lingua per pulirsi, cominciava a lappare il latte. Che panciona si faceva. La sua cuccia era una scatola da scarpe con una borsina di acqua calda avvolta in una coperta. Come crebbe!
Curavo i conigli, le galline, la puledra di tre mesi... Mi davo da fare e intanto andavo a scuola.

Come dicevo avrei voluto diventare un veterinario ma purtroppo non potevo per via delle ristrettezze economiche. Quindi passai 5 anni come topo di biblioteca a studiare in maniera autodidatta: botanica, zoologia, medicina veterinaria, manuali di equitazione, mitologia e altre materie.

Una volta riuscii a salvare un coniglio (diventato poi riproduttore)... Lo portammo dal veterinario che decretò che sarebbe stato meglio lasciarlo morire perché quella malattia era nefasta. Io non mi diedi per vinta e mettendo a frutto quanto avevo letto e studiato, lo portai in casa in una gabbia per criceti (quelle rettangolari) e ogni giorno per 1 settimana, gli somministravo con il cucchiaino crusca e the ristretto. Si riprese con l'approvazione del veterinario che mi fece i complimenti dicendomi che ero una veterinaria mancata.

Finalmente ebbi fortuna e vinsi un concorso nella pubblica amministrazione. Ma l'amore per gli animali era sempre lo stesso e anche la passione per l'informatica... ci lavoro. Mi iscrissi pure all'università ma dovetti lasciare per motivi di lavoro e di famiglia.

Arriviamo al giorno d'oggi. Faccio domanda per avere l'affisso e finalmente L'ENCI e la FCI mi concedono l'affisso e allevo (ma non faccio commercio) di pastori tedeschi grigi (i cosiddetti da lavoro).

Navigando su internet, lo scorso anno, mi imbatto in un sito dove c'era la pubblicità del CEF. Leggo tutto e un po' sospettosa, compilo il form di informazioni. Passano circa 15 giorni e mi chiamano al telefono. È una signorina del CEF che mi illustra i corsi e i master. Sono titubante e a furia di indecisioni (devo pur fare due conti per via che ho anche un mutuo) arriviamo a circa una decina di contatti all'ultimo dei quali dico sì e mi iscrivo al corso di Professionista Animal Care e ai Master di Addestratore Cinofilo e Assistente Veterinario.

Il corso è semplicemente stupendo e ogni volume lo divoro. Poi ogni verifica è una sfida per me. Il CEF mi sta aiutando a comprendere ciò che facevo in maniera istintiva. Sono entusiasta di questo corso e una volta terminato farò anche l'esame per diventare istruttore ENCI e voglio fare anche lo stage presso una clinica veterinaria situata vicina a casa.

Dietro casa mia ho un appezzamento di terreno dove ho messo delle attrezzature: lì ci porto i miei cani e li faccio correre e divertire. Li educo io e devo dire che guardandoli e osservandoli riesco a prenderli in base al loro carattere.

Mi interessa anche il Master da Toelettatore perché potrebbe servirmi per presentare al meglio i miei cani e quelli degli amici, ad eventuali gare. Intanto devo terminare questo percorso. Poi chissà.

Lo staff del CEF, i docenti ma soprattutto Barbara, sono sempre di infinita pazienza con me.

Non son diventata veterinario ma questo corso (assistente veterinario) sopperisce a quel sogno. Ne parlo con i veterinari della zona e ne sono rimasti sorpresi e incuriositi.

Spero che la professione di Assistente Veterinario diventi una professione come all'estero, al pari della professione di infermiere o operatore del 118 nel caso della medicina umana.

Che dire... sono stracontenta.

Isabella

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